L’euro ha aperto in modo relativamente piatto questo lunedì mattina. Si prevede che la giornata di negoziazione di oggi sarà tranquilla a causa della mancanza di dati economici ad alto impatto, ma i relatori della Banca Centrale Europea (BCE), tra cui De Guindo e Panetta della BCE, dovrebbero alimentare una certa volatilità attraverso i cross dell’EUR.

I principali punti focali per la settimana a venire inizieranno domani con il rapporto sull’indice dei prezzi al consumo dell’area euro, e un altro calo potrebbe pesare negativamente sull’euro. Si prevede che i PMI dell’Eurozona e della Germania rimarranno deboli, nonostante l’annuncio di venerdì di Fitch secondo cui la Germania continua ad avere un rating di credito AAA, suggerendo così prospettive positive e stabili per la più grande economia dell’Eurozona.

Dal punto di vista statunitense, la decisione sui tassi di interesse presa dalla Fed mercoledì sarà l’evento di rischio più importante della settimana. Con i mercati che si aspettano che la Fed mantenga i tassi con una certezza quasi del 100%, i mercati saranno interessati al messaggio del presidente della Fed Jerome Powell nelle riunioni successive. Gli incontri precedenti hanno ricevuto poche indicazioni da parte del signor Powell e c’è da aspettarsi che questo incontro segua una tendenza simile. La dipendenza dai dati in arrivo sarà probabilmente rafforzata con la possibilità di un ulteriore aumento qualora le circostanze lo richiedessero.

In sintesi, l’economia statunitense è molto più forte di quella dell’Eurozona e ciò è dimostrato dai prezzi e dalle linee guida delle banche centrali. È probabile che ciò cresca e mantenga il biglietto verde elevato rispetto all’euro fino al momento in cui l’economia statunitense inizierà a mostrare crepe nel contesto inflazionistico e lavorativo.
ANALISI TECNICA

GRAFICO GIORNALIERO EUR/USD

Il grafico giornaliero EUR/USD qui sopra mostra che gli orsi vengono respinti ancora una volta al supporto del canale (nero) in coincidenza con lo swing minimo di 1,0635. Un altro nuovo test potrebbe assottigliare questa zona di supporto con conseguente spinta al ribasso. I fattori fondamentali sopra menzionati fungeranno da catalizzatore qualora ciò dovesse accadere (la linea dura della Fed + minore inflazione nella zona euro). Il fatto che la coppia debba ancora raggiungere il territorio ipervenduto sul Relative Strength Index (RSI), lascia ulteriore svantaggio sulle carte, esponendo probabilmente la soglia psicologica di 1,0500.

Livelli di resistenza:

1.0800
1.0767

Livelli di supporto:

1.0700
1.0635

Aggiornamento 19/09/2023
L’euro sembra estremamente ipervenduto e potrebbe essere destinato a recuperare alcune delle recenti perdite contro alcuni dei suoi concorrenti prima della decisione sul tasso di interesse della Federal Reserve americana.

I commenti aggressivi di diversi funzionari della BCE sostengono per ora la moneta unica ed un potenziale salto da parte della Fed potrebbe fornire la spinta necessaria al rialzo per il dollaro. L’euro è finito sotto pressione la scorsa settimana dopo che la BCE ha aumentato i tassi d’interesse indicando che i tassi ufficiali stanno raggiungendo il picco. I mercati monetari prevedono attualmente una probabilità del 25% circa per un ulteriore rialzo dei tassi da parte della BCE entro la fine dell’anno.
Detto questo, affinché qualsiasi rimbalzo sia sostenibile, le prospettive di crescita economica per l’area euro devono assolutamente migliorare. La sovraperformance della crescita statunitense ha sostenuto il biglietto verde.

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